L'idea di MEEVA nasce durante i recenti periodi di lockdown legati alla pandemia. In quei momenti l'accesso ai servizi di supporto psicologico era quasi impossibile per i ragazz* neurodiversi e le loro famiglie; la sfida era trovare una soluzione innovativa in grado di garantire la continuità del servizio anche da casa. Al contempo, eravamo affascinati dalla crescente evidenza scientifica dei benefici di due tecnologie digitali per dare supporto allo sviluppo di competenze in ragazz* neurodiversi: l'uso della Realtà Virtuale per esporre in maniera graduale i ragazz* a scenari di vita quotidiana e l'impatto dei giochi multiplayer per potenziarne le capacità sociali.

La convergenza di questi due trend ci ha portato all'idea di sviluppare un gioco cooperativo immersivo il cui focus fosse su abilità sociali e funzioni esecutive. Un progetto sostenuto da EIT Digital (XR4A) ci ha dato la possibilità di implementare la nostra soluzione e di validarla in collaborazione con alcuni Centri Specialistici, ottenendo risultati molto incoraggianti. Tale attività ci ha portato a lanciare la società MEEVA (come spin-off della Fondazione Bruno Kessler) con l'obiettivo di far evolvere la soluzione esplorandone il potenziale di mercato. Infatti, nonostante i periodi di lockdown siano fortunatamente alle spalle, il bisogno di strumenti che facilitino l'accesso a questi servizi di supporto rimane ancora insoddisfatto per molti a causa della ridotta presenza dei Centri e della carenza di professionisti in questo settore.